“Cerchiamo sempre ciò che ci unisce, mai quello che ci divide”: è questa famosa espressione del santo papa Giovanni XXIII, che ha guidato – la sera del 4 giugno – il Consiglio Pastorale Unitario, riunito con gli Amministratori parrocchiali, a rendere disponibile il campo da calcio del patronato Arena per la Festa del baccalà. Potevano esserci mille ragioni per non dover accogliere una emergenza di paese, probabilmente prevedibile. Non ultima di queste ragioni, il disagio grave che detta scelta avrebbe sicuramente arrecato alle attività di Azzurra calcio e ad altre attività che fanno riferimento al patronato. Oltre ai danni che la manifestazione potrebbe creare nel campo da calcio e annessi. Eppure una cosa su tutte era ed è la più sicura e certissima: avremmo seminato a gran mano, divisione, contrapposizione, veleni rancorosi, pur se fatti per lo più di maldicente pettegolezzo. Magari facendo saltare, senza responsabilità in coscienza a noi addossabili, il più grosso evento sandricense. Ma ha senso che una Comunità Cristiana, pur se avesse mille ragioni dalla sua, scelga ciò che divide anziché cercare ciò che unisce? Che parrocchia sarebbe? Che razza di Unità Pastorale sarebbe? Con l’odore del Vangelo o con il puzzo delle proprie ragioni contrappositive? Ecco perché ci siamo messi in gioco. Per un motivo molto semplice: ce lo impone il Vangelo! Fino al 30 maggio tutto tranquillo: la festa era programmata, come si sapeva, sull’area comunale “parco 3000”. Ma il 31 maggio siamo stati investiti di questa emergenza dalla Pro Loco e dal Comune. E se non tocca a noi dire di più a proposito, comunque non potevamo, dividendo, girarci dall’altra parte. Perciò, Sindaco, Vice Sindaco, Presidente e Coordinatore logistico della Pro Loco sono stati accolti il 4 giugno sera in Consiglio Pastorale Unitario, da tempo convocato assieme agli Amministratori dell’U.P., stravolgendo il già definito ordine del giorno. E abbiamo deciso di metterci in gioco. Potevamo far diversamente, se siamo Comunità Cristiana? Potevamo dividere ulteriormente Sandrigo anziché cercare ciò che unisce? Di seguito, ecco come si è concretizzata la scelta di metterci in gioco, a cura del Consiglio degli amministratori U.P. Anzitutto chiedendo il coinvolgimento del Comune, che comunque ha in comodato d’uso il campo da calcio: recente scelta parrocchiale proposta dal Comune, al fine di permettere la continuità del sostegno comunale ad Azzurra. Abbiamo chiesto e atteso di verificare che, nel tempo della Festa, altri spazi per l’attività di Azzurra calcio fossero garantiti dal Comune d’intesa con l’Associazione, pur se in un contesto emergenziale. Abbiamo accolto la disponibilità della Pro Loco a contribuire alle spese di rifacimento degli spogliatoi del patronato Arena con una donazione di 17.000 euro. Abbiamo sottoscritto, venerdì 6 luglio, un accordo con Comune e Pro Loco che garantisca tempi e modi dell’utilizzo, oltre alla responsabilità nei confronti di eventuali danni a persone e a cose, con vincolo – nell’ultimo caso – di ripristino. Abbiamo dunque risposto ad una emergenza. Tuttavia, ad evento concluso ma entro ottobre 2018, sarà indispensabile verificare con tutti i soggetti istituzionali e associativi coinvolti, se potrà in futuro essere data o meno la disponibilità degli spazi parrocchiali. Anche così, speriamo, di aver seminato almeno qualcosa in più di incontro, di serenità, di comunità, di paese, di festa, di Vangelo.
Ippolito Rigoni – moderatore Consiglio Pastorale Unitario
don Giovanni Sandonà – parroco dell’Unità Pastorale
(Dal Foglietto parrocchiale – 8 luglio 2018)